martedì 3 febbraio 2015

LETTO A LETTO #2: Tre stanze per un delitto

Ciao a tutti!


 
TRAMA
Dopo l'ennesimo caso risolto, Hercule Poirot ha finalmente deciso di prendersi una vacanza. E visto che viaggiare è molto stancante, quale migliore destinazione di Londra stessa? Così, senza dire nulla a nessuno, ha affittato una camera in una pensione cittadina, deciso a godersi il meritato riposo, al riparo dagli assalti di chi cerca il parere del detective più famoso del mondo. Ma se, per una volta, Poirot non insegue il mistero, è il mistero a inseguire lui. Una sera, mentre è seduto a un tavolo di un piccolo locale, intento a gustare un delizioso caffè, irrompe una donna, sconvolta. Poirot le si avvicina, presentandosi come un poliziotto in pensione. La donna sembra spaventarsi ancora di più e gli chiede di assicurarle che non è più in servizio. Quando Poirot glielo conferma, lei gli confessa che sta per essere commesso un omicidio. La vittima è lei, e merita di essere uccisa. Per questo lui deve prometterle che non farà nulla per salvarla e non cercherà, successivamente, di trovare il colpevole. A quel punto la donna corre fuori dal locale e sparisce nella notte. Quanto c'è di vero in quel racconto? E i tre omicidi commessi a Londra quella stessa sera sono collegati alle parole della donna? Per la prima volta gli eredi di Agatha Christie hanno autorizzato che il personaggio inventato dalla scrittrice britannica nel 1920 faccia la sua ricomparsa, interpretato dalla penna di una nuova autrice. E la scrittrice chiamata a questo compito è Sophie Hannah!
 
IL MIO PARERE
Ho comprato questo libro attratta, non tanto dalla trama, ma dalla curiosità di vedere "resuscitato" uno dei personaggi più famosi di Agatha Christie e le mie aspettative non sono state assolutamente deluse!
Certo, ho trovato delle piccole differenze tra i due Poirot ma si tratta a mio parere di cose di poco conto! Il Poirot originale della Christie era più "statico" rispetto a questo, infatti, in tutti i vecchi gialli, rimaneva un po' ai margini della storia preferendo mettersi in poltrona a far lavorare le celluline grigie e comparendo poi verso la fine per l'exploit finale. Quello della Hannah, invece, l'ho trovato molto più dinamico in quanto partecipa maggiormente alle indagini sul campo e soprattutto è molto più loquace!
La trama invece è degna di Agatha Christie in tutto e per tutto.
Un tipico giallo che ti fa esclamare "Ma è semplice! Io ho già capito chi è stato!" per poi nella ultime 100 pagine ribaltare completamente la situazione lasciandoti a bocca aperta.
Meraviglioso!
Assolutamente consigliato ai fans della Christie ma anche a coloro che vogliono leggere un buon giallo veramente coinvolgente!
Speriamo che la Hannah non si fermi qui!
 



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